Lucia Bonanni in questo interessantissimo saggio ha spiegato davvero bene l’operazione letteraria di Ionesco, che in definitiva è stata quella di parlare attraverso il suo teatro, con sorriso e ironia dello stato di alienazione in cui versa l’uomo contemporaneo.
L’arte, la letteratura, la poesia può preservarci.
I miei complimenti e la ringrazio di aver potuto leggerlo in anteprima. Buona lettura!
Vuoto, circolarità e stravaganze in La Cantatrice Calva, La Lezione e Le Sedie di Eugène Ionesco
a cura di LUCIA BONANNI
Tra Ottocento e Novecento la realtà culturale si apre a nuove forme di espressione artistica. Pittori come Edvard Munch e James Ensor con la loro forza espressiva anticipano aspetti dell’assurdo, dell’enigma, del grottesco e del visionario. Come nella poetica simbolista anche nel filone “onirico” della pittura affiora l’artista veggente che attinge dal proprio immaginario. La pittura di Giorgio De Chirico (1888-1978), preceduta da quella di Arnold Böcklin (1827-1901), esprime il nonsense della vita e insieme all’arte figurativa influenza anche la letteratura. Si sviluppa così il Surrealismo col manifesto ideato da André Breton, che intende dare spazio a meccanismi di nuove modalità di espressione, nuovi mondi “automatici”, “casuali” e “meravigliosi” in cui la frattura manifesta tra linguaggio e realtà si connota di opposizione verso il pensiero tradizionale. Altri…
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