Il 14 maggio la premiazione della XI ediz. del Premio di Poesia “L’arte in versi” a Senigallia — Associazione Culturale Euterpe

Il 14 maggio p.v. si terrà a Senigallia (AN) la cerimonia di premiazione della XI Edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, del quale mi pregio di essere nella commissione di Giuria fin dalla prima edizione lanciata nel 2012. Complimentandomi ancora con tutti i premiati sono felice che sia stato assegnato anche un … Leggi tutto Il 14 maggio la premiazione della XI ediz. del Premio di Poesia “L’arte in versi” a Senigallia — Associazione Culturale Euterpe

Emanuele Marcuccio pubblica il quarto volume del progetto poetico “Dipthycha” — Blog Letteratura e Cultura

Grato al critico letterario, poeta e amico Lorenzo Spurio per la gentile segnalazione della pubblicazione di Dipthycha 4 e partecipazione alla pagina della non solita serie antologica “Dipthycha” (su mia idea e cura editoriale) fin dal primo volume uscito nel settembre 2013. Segnalazione di LORENZO SPURIO È stato pubblicato poche settimane fa il quarto volume … Leggi tutto Emanuele Marcuccio pubblica il quarto volume del progetto poetico “Dipthycha” — Blog Letteratura e Cultura

EMPATIA: LA STRAGE DI CAPACI ( 10 giugno 2020)

Per non dimenticare la strage di Capaci consumatasi in un pomeriggio del 23 maggio 1992, la scrittrice e amica Eleonora Zizzi a conclusione di un suo articolo pubblica sul suo blog il dittico poetico a due voci propostomi dalla poetessa e amica Lucia Bonanni con la mia “Urlo” in memoria della strage di Capaci.
Buona lettura!

Storyteller's Eye

Buon pomeriggio cari Lettori. L’argomento che tratto oggi è davvero delicato e anche se l’ho già articolato in precedenza nel mio vecchio blog ho ritenuto necessario argomentare meglio tale tematica.

La “Strade di Capaci” fu l’attentato esplosivo del 23 maggio 1992 e avvenne in un tratto dell’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, tra le h.17 e le h.18. Lo scopo era l’omicidio del magistrato Giovanni Falcone, ma come valuteremo del corso della lettura, oltre allo stesso magistrato morirono malauguratamente altre persone. Le cinque automobili della scorta di Giovanni Falcone si trovavano nei pressi dello svincolo di Capaci quando avvenne l’attentato, fu allora che la colonna degli ordigni esplosivi, collocata per oltre 50 metri sulla carreggiata ai bordi della strada in entrambi i sensi di marcia, fece il proprio agire. La tragedia fu così brutalmente consumata: Falcone con la sua morte, dichiarata e accertata appena arrivarono i soccorsi, trascina con sè altre…

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ANGOSCIA, DECLINO, RIPIEGAMENTO e SOFFI DI SPERANZA NEL “DITTICO POETICO” LEOPARDI – MARCUCCIO (di Lucia Bonanni)

Un sentito ringraziamento alla poetessa Izabella Teresa Kostka e grazie ancora al critico letterario Lucia Bonanni per questo magnifico saggio sul dittico poetico a due voci che ho avuto l’onore di poter realizzare con il grande Giacomo Leopardi che è il mio poeta preferito. Grazie ancora a Lucia che ha voluto che scegliessi io il titolo del suo saggio.
Tutto è in pubblicazione nel «Dipthycha 4».
Buone letture! 😊

V E R S O - spazio letterario indipendente (WERS - niezależny obszar literacki)

Foto: Pixabay

ANGOSCIA, DECLINO, RIPIEGAMENTO e SOFFI DI SPERANZA NEL “DITTICO POETICO” LEOPARDI – MARCUCCIO (di Lucia Bonanni)

“A se stesso” (Giacomo Leopardi)
“A Giacomo Leopardi” (Emanuele Marcuccio)

~
Nato il 29 giugno del 1798 a Recanati, un piccolo borgo dell’entroterra marchigiano, Giacomo Leopardi è il primo di cinque figli. Suo padre, il conte Monaldo, lo asseconda negli studi, ma dopo aver sperperato gran parte del patrimonio di famiglia, è la madre ad occuparsi dell’amministrazione domestica. A soli dieci anni Giacomo inizia a comporre i primi testi poetici e le prime prose, traduce le Odi di Orazio e la precocità del suo ingegno conferma il cimento e l’armonia nel cimentarsi nei vari campi del sapere. Quelli che trascorre il giovane Leopardi sono anni di studio matto e disperatissimo, che sotto alcuni aspetti compromettono sia la salute sia l’aspetto fisico del poeta che, secondo alcuni critici, non rimasero come rapporto tra…

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Dittico poetico Marcuccio-Leopardi con approfondimento critico a cura di L. Bonanni

Ringrazio lo scrittore Lorenzo Spurio per la condivisione. Felice di aver potuto individuare questa “dittica” corrispondenza con il grande Giacomo.
Sì, “soffi di speranza”, proprio perché il pessimismo del nostro Giacomo non è mai assoluto, come ci mostra, appunto, in “A se stesso”, in quel “dispera l’ultima volta”, grido di speranza perché quella “disperazione” abbia fine.
Il dittico è accompagnato dal prezioso saggio di Lucia Bonanni che ringrazio ancora, per il prossimo volume del progetto poetico-antologico “Dipthycha”, il quarto. Progetto in cui la forma del dittico poetico viene da me rivisitata in una accezione “a due voci”. E in questo quarto volume ho ritenuto opportuno che ogni dittico con autore classico – si veda qui il caso del grande maestro di Recanati – sia introdotto da un saggio breve. Ci saranno nella apposita sezione, anche dittici con Giovanni Pascoli, Antonia Pozzi (a cura di L. Spurio), Nelo Risi e, con testo a fronte in lingua originale, Rainer Maria Rilke, Pablo Neruda e W. Szymborska.
Buone letture!

Blog Letteratura e Cultura

A SE STESSO[1]
DI GIACOMO LEOPARDI

Or poserai per sempre,

stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,

ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,

in noi di cari inganni,

non che la speme, il desiderio è spento.

Posa per sempre. Assai

palpitasti. Non val cosa nessuna

i moti tuoi, né di sospiri è degna

la terra. Amaro e noia

la vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.

T’acqueta omai. Dispera

l’ultima volta. Al gener nostro il fato

non donò che il morire. Omai disprezza

te, la natura, il brutto

poter che, ascoso, a comun danno impera,

e l’infinita vanità del tutto.

A GIACOMO LEOPARDI[2]
DI EMANUELE MARCUCCIO 

Or posa, stanca mano,

e il flebil spirto ancor risuona…

riluce ancora il verso tuo immortale…

o eterno illuminator dell’uman cieco

spirto errante…

Infondi ancor, su noi mortali,

aura divina del meraviglioso

mare di mille illusioni… spira…

Angoscia, declino, ripiegamento…

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La gioia di scrivere che si perpetua in un ‘esistere incessante’ di scrittura gioiosa nel ‘dittico poetico’ * Szymborska-Tagliente | Izabella Teresa Kostka Poesie

Grazie alla poetessa Izabella Teresa Kostka, per la gentile pubblicazione sul suo Blog letterario! Felice di aver potuto individuare questa “dittica” corrispondenza tra la grande poetessa polacca Wisława Szymborska e la cara amica Grazia Tagliente che partecipa al progetto Dipthycha fin dal secondo volume. E in questo prossimo quarto volume ho ritenuto opportuno che ogni dittico con autore classico sia … Leggi tutto La gioia di scrivere che si perpetua in un ‘esistere incessante’ di scrittura gioiosa nel ‘dittico poetico’ * Szymborska-Tagliente | Izabella Teresa Kostka Poesie

Un dittico poetico per ricordare la strage di Capaci

Un ‪‎dittico‬ poetico a due voci per ricordare la ‪strage‬ di ‪Capaci‬. Buona lettura!

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CON LA MEMORIA RITORNO[1] 

di LUCIA BONANNI 

nel XXIV anniversario della strage di Capaci

In quel soleggiare tremendo

sulla via di Capaci

la voragine di terra

spacca la storia.

A ridosso del mare

il Monte Pellegrino è ancora

carcere e dietro le sbarre

la Legge dei giusti

tiene prigioniera.

Nella terra delle agavi

mani incallite

la conca, che prima era dorata,

arrossano di cupi misfatti.

Vorrei gridare…

ma il pianto smarrito

ancora spezza la voce.

Con la memoria ritorno

ad un biglietto

in silenzio lasciato

sulla corteccia del tuo albero

che nel tempo conserva

fronde rinverdite

e della linfa si nutre

del tuo nome

che mai morrà.

Lucia Bonanni, 23 maggio 2016

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URLO[2]

di EMANUELE MARCUCCIO 

Dolore e aspro dolore

orrendo negl’occhi…

pietà, giustizia;

urla… uomini prostrati,

la rabbia nei cuori,

l’ira negl’occhi…

volti piagati

di sangue grondanti

e amaro lutto

nel cuore scosso, rimosso

dal silenzio.

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Dittico poetico sull’immigrazione delle poetesse Lucia Bonanni e Francesca Luzzio

Felice di aver potuto individuare la dittica corrispondenza. Grato alle poetesse e amiche Lucia Bonanni e Francesca Luzzio, per credere anche loro nella validità letteraria del dittico a due voci. Buona lettura!

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“Al piccolo Aylan sulla spiaggia…” di Lucia Bonanni e “Mare innocente” di Francesca Luzzio (dittico poetico a due voci, proposto da Emanuele Marcuccio)

Creiamo dittici poetici a due voci, qualora individuassimo corrispondenze sonore, emozionali, di significanti in un’altra poesia dal tema simile, affinità elettive, oltre le distanze e il tempo, e così proporlo all’amico/a poeta o poetessa. Sì, infrangiamo questo cliché letterario sulla solitudine del poeta, come ho già fatto tante volte io creandone più di sessanta e due Antologie.

 In un dittico a due voci il poeta si apre al prossimo, anch’egli poeta, scegliendo che ai suoi versi facciano eco quelli di un altro poeta che trova in qualche modo affine, in cui individua corrispondenze sonore o emozionali, affinità elettive, corrispondenze di significanti.

 Emanuele Marcuccio

 

AL PICCOLO AYLAN SULLA SPIAGGIA…

POESIA DI LUCIA BONANNI 

Non posso più cantare.

Non voglio…

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“La luna e il faro”/”L’onda e lo scoglio”, dittico poetico T. Degli Ugonotti- G. Tolomeo

Grazie Lorenzo per la sempre squisita ospitalità e soprattutto ringrazio i poeti Teocleziano Degli Ugonotti e Giusy Tolomeo, per credere nella nuova forma poetica del dittico a due voci e per aver accolto il mio invito, già lanciato nella nota introduttiva a Dipthycha 2.

Blog Letteratura e Cultura

“La luna e il faro” di Teoclaziano Degli Ugonotti e “Lʼonda e lo scoglio” di Giusy Tolomeo (dittico poetico)

“Creiamo dittici poetici a due voci, qualora individuassimo corrispondenze sonore, emozionali, di significanti in un’altra poesia dal tema simile, affinità elettive, oltre le distanze e il tempo, e così proporlo all’amico/a poeta o poetessa. Sì, infrangiamo questo cliché letterario sulla solitudine del poeta, come ho già fatto tante volte io creandone più di quaranta e due Antologie.”

Emanuele Marcuccio

LA LUNA E IL FARO

DI TEOCLAZIANO DEGLI UGONOTTI

Cosa racconterà

la luna al faro
se non il canto delle sirene,
la profondità degli oceani,
gli orizzonti sconfinati
e la lucentezza degli astri,
i viaggi delle comete,
l’immensità dell’universo;
ogni sera,
per ogni istante,
nel transito notturno,
sussurrando l’eternità del loro amore
ai piedi dello stesso scoglio.

10 agosto 2014

 

L’ONDA E LO SCOGLIO[2]

 DI GIUSY TOLOMEO

E s’abbatte l’onda…

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Palermo, venerdì 17 aprile 2015: Presentazione di «Dipthycha 2», secondo volume del progetto poetico di E. Marcuccio

C/O LIBRERIA SPAZIO CULTURA (Libreria Macaione) VIA MARCHESE DI VILLABIANCA 102 PALERMO, VENERDì 17 APRILE 2015, ORE 17 Presentazione dell'opera critico-antologica in dittici poetici a due voci1, «Dipthycha 2. Questo foglio di vetro impazzito, sempre, c'ispira...» (TraccePerLaMeta Edizioni, 2015), secondo volume del progetto poetico "Dipthycha" a cura del poeta e aforista palermitano Emanuele Marcuccio. Impreziosiscono … Leggi tutto Palermo, venerdì 17 aprile 2015: Presentazione di «Dipthycha 2», secondo volume del progetto poetico di E. Marcuccio

“Dipthycha”: il curioso e poliedrico progetto antologico di Emanuele Marcuccio

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Dipthycha: Progetto poetico di dittici a due voci

Il 26 marzo 2013 il poeta e aforista, Emanuele Marcuccio, ha dato l’avvio al progetto di un Volume antologico di dittici poetici a due voci[1], «Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…»

Con questa non solita antologia, da lui ideata e che lo vede anche autore di ventuno poesie dei dittici poetici, insieme ad altri amici autori, per un totale di quarantadue liriche, non si è voluto scendere in nessun agone poetico, in nessuna gara. L’intento è l’amore per la poesia, nei suoi diversi stili ed espressioni, la voce della poesia che, va oltre la voce del singolo poeta.

Dipthycha, termine derivato dall’originale latino diptycha (-orum), con contaminazione in chiave moderna e riadattamento del dittico, la tavoletta cerata in uso presso gli antichi Romani per scrivervi con lo stilo, in chiave poetica. Come sottotitolo «Anche questo…

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“Il laido timoniere (Sewol infilzato)” di L. Spurio e “Il marinaio” di E. Marcuccio in un dittico poetico con commenti critici

Blog Letteratura e Cultura

PREMESSA DI EMANUELE MARCUCCIO
Qual è lo spirito di un dittico poetico? Perché creare un dittico poetico (a due voci)?
Per trovare corrispondenze di significanti nei versi di due poesie di due poeti, accomunate dal tema simile, per trovare affinità elettive nella loro poesia, oltre le distanze e il tempo; quando ciò accade, si riesce ad ascoltare la voce della poesia che, va oltre la voce del singolo poeta, ed è stupore e meraviglia.
 Palermo, 24 agosto 2014
 
 
IL LAIDO TIMONIERE[1]
(Sewol infilzato)[2]
 DI LORENZO SPURIO
 
L’avventata decisione di solco
imprevedibile avvento di derelizione portò
nei mari avulsi da umana presenza
e regno dei flutti e scoramenti.
 
L’istruzione zuppa d’acqua,
incinta di un sale pungente
sdoganò la ratio
e l’oceano si mangiò se stesso.
 
Il fetido navigatore chinò il piglio.
Mi domandai se quei capelli fossero tinti.
Strozzai un bicchier d’acqua
e…

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Dittico poetico di Emanuele Marcuccio e Marzia Carocci

Blog Letteratura e Cultura

ATTIMO[1]
di MARZIA CAROCCI
 
 
Ombre su specchi
dai lividi incanti
dove muore riflessa
una parte di me;
ironico il mio sguardo…
nel silenzio assordante
mentre resta sospesa
l’evanescenza d’un pensiero
che scivola via sul vetro
come fresca rugiada.
 
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INCANTO[2]
 DI EMANUELE MARCUCCIO
 
Calma, pacata immensità dell’universo,
palpito dell’infinito:
sogno, immergersi rapito,
palpitar d’acque tremolanti,
risorsa ai sonori ardori,
attimo immobile e incantato,
anelito ad emergere,
rimaner sopito,
rifuggire sommerso.
Rifulge lo specchio che traluce,
che trapassa, si allontana:
pur divampa, pur s’immerge,
senza tempo.
 
 
1 aprile 1998
 
 
Emanuele Marcuccio
 
 
 
[1] Marzia Carocci, Némesis, Carta e Penna, 2012.
[2] Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC Edizioni, 2009. Ri-edita nella quarta di copertina dellʼAntologia del concorso nazionale di poesia Lʼarte in versi. I Edizione – 2012, Photocity Edizioni, 2012.

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Venerdì 15 novembre 2013, a Firenze si è presentata la non solita antologia «Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…»

Venerdì 15 novembre 2013 alla CABINA TEATRALE DI SAVERIO TOMMASI VIA ROMAGNOSI 14/A FIRENZE - ZONA RIFREDI si è tenuta la presentazione di «Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c'ispira...», non solita Antologia poetica su progetto e cura editoriale di Emanuele Marcuccio. Relatori: Lorenzo Spurio (Scrittore, critico letterario) Iuri Lombardi (Scrittore, poeta) Sono Intervenuti: … Leggi tutto Venerdì 15 novembre 2013, a Firenze si è presentata la non solita antologia «Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…»

«Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…» sarà presentato a Firenze, venerdì 15 novembre 2013

Venerdì 15 novembre 2013 alla CABINA TEATRALE DI SAVERIO TOMMASI VIA ROMAGNOSI 14/A FIRENZE - ZONA RIFREDI si terrà la presentazione di «Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c'ispira...», non solita Antologia poetica su progetto e cura editoriale di Emanuele Marcuccio.   Relatori: Lorenzo Spurio (Scrittore, critico letterario) Iuri Lombardi (Scrittore, poeta) Interverrà: Massimo … Leggi tutto «Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…» sarà presentato a Firenze, venerdì 15 novembre 2013

L’antologia poetica “Dipthycha” recensita da Nazario Pardini

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Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…[1] di AA.VV.
Curatore: Emanuele Marcuccio
PhotoCity Edizioni, Pozzuoli (NA), 2013, pp. 90
ISBN: 978-88-6682-474-9
Prefazione: Cinzia Tianetti
Postfazione: Alessio Patti
Prezzo: 10 €
 
Recensione a cura di Nazario Pardini

 

Dipthycha_cover_frontAntologia, questa curata da Emanuele Marcuccio, pensata e assemblata con intenti estetici e ispirativi ben precisi. Con una scelta accurata di autori che incidano, con le loro pièces, per novità e pluralismo propositivo. Stilemi vari e degni d’interesse; molteplicità di architetture, di modi di essere e di dire. A guidare la compagnia, per numero di poesie e di partecipazione alla pagina, il curatore della stessa opera che io ho avuto occasione di conoscere per avere recensito una sua silloge. E già a suo tempo ebbi a dire della vocazione all’introspezione e al panismo esistenziale della sua poetica; capace di coinvolgere per emozioni, fattesi, con naturalezza, impennate creative di effetto…

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È uscita «Dipthycha», non solita antologia poetica, ideata e curata da Emanuele Marcuccio

Comunicato Stampa Photocity Edizioni ha appena pubblicato Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…[1] opera antologica creata e curata dal poeta palermitano Emanuele Marcuccio, ivi presente con ventuno titoli. Cinzia Tianetti nella prefazione scrive: «Il realizzato progetto antologico si compone di ventuno dittici, quadri in cui si profilano sullo scenario di un tema comune … Leggi tutto È uscita «Dipthycha», non solita antologia poetica, ideata e curata da Emanuele Marcuccio